mercoledì 31 gennaio 2007

INTERVENTO DELL’ ON. DE BOSI SUL BILANCIO DEL COMUNE DI ROMA

Signor Presidente, colleghi,

Il Gruppo Consiliare dell’Italia dei Valori che ho l’onore di rappresentare in quest’aula, interviene in questo dibattito per annunciare ( a prescindere da qualche specifica annotazione) il voto favorevole all’approvazione del bilancio.

Il voto favorevole non viene dato per rispettare la collocazione del mio Partito nell’ambito della maggioranza o per sodale intesa, bensì per precisa scelta politica e nell’autonomo giudizio, critico e propositivo, che ognuno deve dare nell’obiettivo di concorrere alle proposte ,senza arroccarsi in posizioni sempre e comunque negative.

Il voto favorevole è motivato dalla condivisione delle scelte operate dalla Giunta, dalla razionale e complessiva manovra finanziaria, dalla individuazione dei settori di intervento, da oculate scelte di destinazione delle risorse, ma soprattutto dal fatto che il documento di programmazione economica e finanziaria che stiamo dibattendo sa parlare al territorio,parte dal territorio, ritorna al territorio. Io credo che la democrazia, nel suo futuro prossimo, se vuole rafforzarsi, se vuole combattere fenomeni di astensionismo o di contrapposizione deve saper parlare al territorio, in termini di negoziazione. La cultura del no, come dice, il Direttore del Censis ,è strategicamente perdente.

io credo che dobbiamo tenere presente le obiettive difficoltà che si sono presentante nella predisposizione del documento economico- finanziario, difficoltà che discendono dal quadro politico generale fatto di contraddizioni e di contrapposizioni anche ideologiche e da quello caratterizzato dalla stagnazione economica che il nostro Paese sta attraversando, quale conseguenza di precise e pregresse scelte politico – economiche : la recente Finanziaria, con le sue luci e le sue ombre, con i suoi tagli e con il suo rigore ne è la prova.

A fronte dei tagli delle risorse destinate agli Enti Locali non era facile per nessuno predisporre bilanci sontuosi.
Non era facile soprattutto per Roma : eppure la Giunta, l’Assessore, hanno predisposto una relazione previsionale indicante gli obiettivi da raggiungere in termini di efficacia e di efficienza.
Non era facile per Roma, che è sì la Capitale d’Italia , ma è anche la Metropoli che ospita, con il Governo Nazionale, Enti, Istituzioni, Organismi Internazionali : Città, la nostra, dal respiro e dagli orizzonti di una Regione, Città da sempre alla ribalta.
La nostra è una Città multietnica, caratterizzata dall’accoglienza e dalla solidarietà. E’ crocevia di culture , anche religiose, diverse . E’ Città calamita per immigrati. E’ Città che ha , al suo interno e fra i suoi cittadini, antichi e non risolti problemi sociali, abitatitivi, economici : per questo quadro di realtà non si potevano ridurre i servizi sociali e di assistenza alle persone, nonostante i tagli della Finanziaria e la stagnazione economica.
Roma che si candida a raggiungere, sul piano delle infrastrutture e dell’urbanistica razionale e moderna , lo standard delle altre capitali europee, non poteva ridurre o abolire interventi specifici nel settore.
Roma, Città Metropolitana che ha avuto un trainante ed esemplare sviluppo economico,non può fermarsi, ma deve poter intervenire nel settore, così come non può non continuare ad essere - con i suoi grandi eventi – capitale della cultura : il palcoscenico di attenzione sulla nostra Città è sempre sotto la luce dei riflettori, nazionali ed internazionali.

io credo, e per questo ho annunciato il mio voto favorevole, che nel documento di bilancio che viene sottoposto alla nostra valutazione ed approvazione, siano indicati le scelte e gli obiettivi fondamentali dei prossimi cinque anni e questo senza aver scomodato facili alibi connesi con la riduzione dei trasferimenti delle risorse e senza aver introdotto significativi aumenti dei tributi comunali.
Voglio ricordare che già ad aprile del 2006 il Sindaco On. Veltroni ha anticipato una riduzione dell’ICI e che il lieve aumento sull’IRPEF è spalmato sugli anni di validità del bilancio con la precisa indicazione della destinazione delle entrate ,e cioè le infrastrutture per la mobilità-

L’Assessore al Bilancio , nel corso della relazione conoscitiva della manovra di bilancio, ha affermato in quest’Aula che “ nessuna tariffa verrà toccata, ad esclusione della TARI” se la situazione di Bilancio dell’ Ama lo richiederà.
Sono certo che l’Assessore ha fatto questa affermazione per spiccato senso di responsabilità, così come sono certo che – valutando con serenità sia il bilancio dell’AMA che il contratto di servizio – si troveranno i margini per evitare un troppo cospicuo aumento di questa tariffa.

Signor Presidente, Colleghi,
avviandomi alla conclusione desidero ribadire che a mio avviso il documento previsionale di bilancio indica i settori di intervento che sono condivisibili, così come indica, con chiarezza; le politiche del patrimonio, e quelle dei progetti speciali, ma non deve dimenticare il personale e la sicurezza.
Sicurezza è percepire la presenza delle istituzioni non solo con la “ divisa” degli operatori di polizia, ma perché sopperisce alle esigenze di avere - che so - una strada più illuminata o meno sconnessa o perché fa funzionare meglio una linea ferroviaria o tranviaria ecc..
Sicurezza significa prevenzione e questa presuppone la conoscenza, la valutazione, quindi l’azione.
L’azione diventa leva fondamentale quando diventa servizio, il che significa che le istituzioni devono rispondere ascoltando, utilizzando risorse adeguate , differenziando interventi.
Largo Sperlonga, il Trullo, Saxa Rubra e Prima Porta sono alcuni dei tanti esempi di criticità presenti nella nostra città.
Purtroppo e ce ne rammarichiamo le previsioni di bilancio non consentono l’apertura di nuovi sportelli di mediazione sociale che, non certo risolutivi dei conflitti presenti sul territorio, rappresentano comunque un modo sperimentato ed efficace di concorrere per la soluzione dei tanti problemi di insicurezza della nostra città.

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