venerdì 9 febbraio 2007

Nascita di Garibaldi e ricorrenza della nascita della Repubblica Romana

I moti popolari che iniziarono il 15 novembre 1848 portarono, dopo una serie di eventi, alla proclamazione della Repubblica Romana il 9 febbraio 1849, guidata da un triunvirato costituito da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saff e Carlo Armellini.
La Repubblica viene soppressa dai francesi il 3 luglio 1849.
Nella zona del Mausoleo Ossario Gianicolense dove ora ci troviamo ebbero luogo gli scontri finali il 30 giugno 1849.
Garibaldi alle ore 12.00 raccolse gli ultimi uomini rimasti per l’estrema difesa. Ma l’Assemblea della Repubblica per non sottoporre Roma ad inutili distruzioni decretò la fine della resistenza. Garibaldi però non accettò la resa e iniziò una leggendaria ritirata verso Venezia e Mazzini riprese la via dell’esilio.Quella fu una triste giornata ma le idee di quegli uomini accesero la grande speranza della libertà e quella fiammata di apparente utopia rappresentò il detonatore di un processo storico irreversibile.
Non scordiamoci che la Repubblica Romana fu il primo Stato Europeo(seppur non riconosciuto da nessuno) a proclamare che la fede religiosa era libera , né poteva essere una discriminante per l’esercizio dei diritti civili e politici.
Voglio concludere citando quello che Mazzini proclamò: “La repubblica è innanzitutto principio d’amore, di maggior incivilimento, di progresso fraterno con tutti e per tutti, di miglioramento morale, intellettuale, economico per l’universalità dei cittadini…” “….è il principio del bene su quello del male, del diritto comune sull’arbitrio di pochi, della santa eguaglianza sul privilegio e il dispotismo…”

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