giovedì 7 dicembre 2006

Sicurezza, De Bosi (IDV): Apertura di un tavolo di concertazione in Commissione Sicurezza

"I problemi della sicurezza a Roma non possono più essere rinviati ed è per questo che apriremo un tavolo di concertazione e studio nella Commissione sicurezza, le risposte devono pervenire soprattutto dal Consiglio comunale. Ascolteremo in audizione tutte le parti interessate: istituzioni, associazioni, sindacati ed alla fine cercheremo di formulare una soluzione il più largamente condivisa su tutti i vari fenomeni sociali legati alla sicurezza preventiva e, laddove necessaria, repressiva." dichiara Mauro De Bosi, Presidente della Commissione sicurezza del Comune di Roma e capogruppo in Consiglio comunale dell’Italia dei Valori.
"Se il Comune chiede 150 poliziotti allo Stato per aumentare il controllo," aggiunge De Bosi riallacciandosi alla questione dell'utilizzo della Polizia Municipale "deve anche chiedersi cosa farne dei suoi 6200 agenti di polizia municipale con la qualifica di pubblica sicurezza, specie ora che arriveranno altre mille unità sulla strada grazie ai poteri speciali sul traffico dati dal Governo al Sindaco Veltroni"
"Noi dobbiamo distinguere" prosegue De Bosi "chi deve fare la lotta alla criminalità organizzata contro mafia, camorra, bande armate, terrorismo internazionale, droga, contrabbando, cioè le polizie statali, da chi invece stando sul territorio con il compito sicuramente principale della viabilità e della polizia amministrativa dev' essere anche pronto e capace per intervenire a salvaguardare la gente da scippi, rapine e violenze fisiche, cioè dalla criminalità causale, che è la funzione che dovrebbe svolgere appunto la Polizia Municipale."
"Per fare tutto questo" conclude De Bosi "vi sono tematiche inerenti la vigilanza urbana non più rimandabili, come la fornitura di strumenti operativi alla Polizia Municipale, non per difendere se stessi, ma per difendere i cittadini. Peraltro mi sembra chiaro che anche il Ministero dell'Interno abbia espresso questa necessità con una recente nota e che ora il Comune di Roma deve realmente prendere in esame l'applicazione del Decreto Ministeriale 145/1987.

Roma, 2 novembre 2006

UFFICIO STAMPA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma adesso che 800 vigili urbani diventeranno tenenti, saremo più tutelati?
Non è che poi ci sono tanti generali e pochi soldati?